Pastore Manueli
6 Ottobre 2019
Il Servo di Dio e la sua sofferenza (terza parte)
Vangelo Secondo Marco 14:27-42
27Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: “Io percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse”. 28Ma dopo che sarò risuscitato vi precederò in Galilea». 29Allora Pietro gli disse: «Quand’anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò!» 30Gesù gli disse: «In verità ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte». 31Ma egli diceva più fermamente ancora: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.
Agonia di Gesù nel giardino del Getsemani
32Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato». 33Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. 34E disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate». 35Andato un po’ più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell’ora passasse oltre da lui. 36Diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi». 37Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: «Simone! Dormi? Non sei stato capace di vegliare un’ora sola? 38Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39Di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole. 40Ritornato, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano appesantiti; e non sapevano che rispondergli. 41Venne la terza volta e disse loro: «Dormite pure, ormai, e riposatevi! Basta! L’ora è venuta: ecco, il Figlio dell’uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. 42Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».