Nel dicembre 2004 mi fu diagnosticato un tumore al seno e da lì a poco fui operata. Intrapresi questo periodo con tristezza, affrontando da sola i colloqui con i medici pur avendo qualcuno vicino che mi accompagnava. Ho impedito a tutti di entrare negli studi medici con me perché mi ritenevano forte tanto da poter gestire da sola quegli incontri. Allo stesso modo, da sola, affrontai l’intervento e tutta la terapia successiva per ritrovarmi, poi, sprofondata in una grandissima depressione. Mi sentivo sola, piangevo, ero sempre più debole e mi chiedevo: Dov’è Dio? Ero convinta che neppure Lui mi guardasse più, anche se il mio rapporto con Dio era nominale: cristiana non praticante.
Una mattina, mentre ero in macchina e osservavo la bellezza dell’ondulare del grano appena spuntato mosso dal vento, dissi a me stessa: “Mia cara, se tu fossi morta, tutto questo non lo avresti più visto”. Proseguì la mia riflessione e arrivai alla conclusione che dovevo avere più cura di me e, se necessario dire qualche no. Nel dire alcuni no, rimasi ancora più sola e i problemi aumentarono anche in casa.
Una bella notizia però arrivò, i medici mi dichiararono guarita, ma io ero sempre disperata. A distanza di otto anni dall’intervento una persona mi parlò di Dio e mi fece notare che stavo mettendo al primo posto le cose sbagliate. Non diedi molto peso a quelle parole e, la mia vita continuò ad alternarsi tra il pianto e l’invocare il Signore per rimproverarLo perché non mi dava tranquillità e non faceva nulla per me. Qualche giorno più tardi scoprii che a Foligno c’era una chiesa Evangelica e la terza domenica di luglio di tre anni fa, mossa dalla curiosità, decisi di andare a vedere cosa facevano. Trovai un piccolo gruppo di persone che pregavano e fui accolta fra loro. Questo era il piano che Gesù aveva per me. La presenza di Gesù era in quella chiesa e mi commosse tantissimo. Da quel giorno la mia vita iniziò a cambiare.
D’improvviso potevo riconoscere la mano di Dio nella mia guarigione, potevo vedere che grande miracolo aveva fatto per me attraverso i medici. Iniziai a capire che ero io a non volerLo sentire, ma che Lui era sempre stato al mio fianco aspettando che prestassi attenzione alla Sua voce. Da tre anni a questa parte ho imparato a mettere Dio al primo posto nella mia vita, a parlare con Lui e Lui parla ogni giorno con me attraverso la Sua parola, attraverso la natura, attraverso il Suo Spirito Santo e attraverso altri credenti che sono un grande esempio di forza e di fede.
Il Signore, il mio Padre Celeste, ha cambiato la mia vita: mi ha guarita, mi ha dato la pace, la serenità, la tranquillità a cui tanto aspiravo. Ora posso davvero dire che Dio ha tutto sotto controllo e quello che ha fatto per me lo può fare anche per te.
Maria Grazia B.