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Intolleranza religiosa: un convegno in Senato per ricordare la persecuzione dei padri evangelici in Italia
A ottanta anni dalla circolare Buffardini-Guidi, una rappresentanza del mondo evangelico si è ritrovata a Roma – al Senato della Repubblica – nelle giornate del 5 e 6 novembre 2015 per il convegno dal titolo “Un capitolo della intolleranza religiosa in Italia: la Circolare Buffarini-Guidi e i Pentecostali (1935-2015)”, promosso dall’Associazione “Piero Guicciardini” con l’adesione delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” e della “Federazione delle Chiese Pentecostali”. In questa occasione si è discusso di persecuzione per chiarire le ragioni che hanno permesso che essa resistesse anche al crollo del regime fascista e su cui si attende che la Repubblica esprima un giudizio definitivo di condanna.
Il convegno – Il convegno si è tenuto a distanza di ottant’anni dalla promulgazione e a sessant’anni dall’abrogazione di una circolare diffamatoria che il 9 aprile 1935, sotto il regime fascista, dava il via alla persecuzione degli Evangelici Pentecostali vietandone il culto in nome della “difesa dell’integrità fisica e psichica della razza”. La circolare fu promulgata dall’allora Sottosegretario all’Interno, Guido Buffarini Guidi, da cui prende il nome. La circolare lasciò stupidi giuristi, storici e uomini di cultura europea. Giorgio Peyrot, ad esempio, storico e giurista la definì “il più grave provvedimento di intolleranza religiosa che sia stato mai emanato in Italia dopo l’epopea risorgimentale”; mentre un giornalista olandese inviato nel nostro Paese nel 1952 per verificare le condizioni delle minoranze religiose concludeva come segue il suo rendiconto: “è imbarazzante che in un Paese di cultura come l’Italia, funzionari di sicurezza si arroghino il diritto di costringere i cittadini ad adorare Dio nel modo che essi ritengono migliore”. Solo nel 1955, a seguito della strenua attività di personalità come lo stesso Peyrot, Piero Calamandrei, Giacomo Rosapepe, Giorgio Spini, che la circolare venne definitivamente annullata.
Temi trattati – Tanti i temi trattati nelle due giornate in Senato. Giovedì 5 novembre l’attenzione si è concentrata sulla politica ecclesiale del regime Fascista, sulla storia del movimento pentecostale sotto la dittatura e tutte le restrizioni di culto apportate dalla circolare Buffarini-Guidi e, una piccola parte del convegno è stata dedicata anche alla conoscenza dell’uomo artefice della circolare, per meglio comprenderne il profilo. La seconda giornata del convegno è convogliata su temi quali i rapporti Stato-Chiese dalla costituente alle intese, la difesa della libertà religiosa in Italia e per finire è stato tracciato un ritratto sociologico del movimento pentecostale in Italia. Grandi menti del mondo accademico si sono riuniti per discutere di questo capitolo d’intolleranza religiosa, alla presenza di diversi rappresentanti delle istituzioni, fra i quali il senatore Lucio Malan, questore del Senato.
John D. Ashcroft – La solenne cerimonia in Senato è stata organizzata con il supporto della “Christian House” che, per l’occasione, ha chiesto a John D. Ashcroft, già procuratore generale degli USA, di intervenire e chiudere il convegno. Abilmente tradotto dal pastore Davide Mortelliti, John D. Ashcroft ha raccontato di quando suo padre venne in Italia quando era presidente delle Assemblies of God in Usa e di quanto ebbe sempre tanto a cuore il nostro Paese organizzando incontri di preghiera e digiuni per i fratelli in Italia. A distanza di quaranta anni è lui a parlare al Senato della Repubblica da cristiano – in rappresentanza americana – come ex procuratore generale degli Stati Uniti, Senatore Usa, governatore dello Stato del Missouri, Ministro della Giustizia e membro e predicatore laico delle Assemblee di Dio.
In conclusione – Al termine del convegno di così gran valore morale soprattutto per i credenti di confessione evangelica pentecostale, l’auspicio e la preghiera è che pari diritti di libertà religiosa siano concessi anche ad altre confessioni e che vi sia presto l’abrogazione di alcuni punti dei Patti Lateranensi che ignorano o ostacolano ancora la completa libertà di culto alle confessioni acattoliche.